Perché professiamo la Difesa Personale Reattiva
- 22 Gennaio 2016
- Posted by: Infinity Martial System (IMS)
- Categoria: Approfondimenti

L’Infinity Martial System (IMS) professa la Difesa Personale Reattiva IMS.
Per capire questo concetto bisogna fare alcune premesse importantissime:
Noi marzialisti siamo persone buone, miti, che rispettano gli altri, che non userebbero mai la propria superiorità fisica e marziale nei confronti delle persone più deboli, inoltre noi siamo disposti a combattere e se necessario a morire solo per se aggrediti e per salvare una persona a noi cara da una situazione di pericolo.
Quindi, fatte queste doverose premesse, potrò con più serenità spiegare il concetto di “Difesa Personale Reattiva” senza essere tacciato di essere una persona violenta.
Il nemico, l’aggressore, il “male” secondo la logica della Difesa Personale Reattiva deve essere sconfitto, annientato, reso inoffensivo nel modo più assoluto e totale, ovviamente bisogna rapportare la reazione all’entità dell’intenzione malefica, ad esempio se un aggressore ci controlla i polsi per spintonarci, sbatterci al muro o portarci al pavimento noi dovremo liberarci mantenendo la protezione, colpire il nostro aggressore con decisione al viso, alle cosce e ai genitali ed allontanarci subito; se invece il nostro aggressore ci prende il collo con le due mani indicando chiaramente la sua volontà di ucciderci, la nostra reazione sarà di liberarci mantenendo la protezione e scatenare una serie di colpi ben assestati al collo, testa, agli occhi, ai genitali, alle cosce e probabilmente lussare un gomito o una spalla, fino a quando il nostro aggressore non sarà a terra esanime.
Difesa Personale Reattiva IMS vuol dire dunque non mollare l’aggressore fino alla fine, affinché la stessa non possa reagire e continuare la sua azione malefica nei nostri riguardi. Non mollare la preda proprio quando inizia a dare segni di cedimento, quindi, approfittare del varco, del suo punto più debole, del suo squilibrio; ad esempio se l’aggressore indietreggia perché colpito, noi lo marcheremo stretto e lo colpiremo ancora più forte, se l’aggressore cade a terra scenderemo anche noi a colpirlo e ad esempio, con l’ausilio delle nostre ginocchia che premono sulla sua testa e sul suo fianco, riusciremo a limitare la sua mobilità.
MAESTRO FONDATORE
INFINITY MARTIAL SISTEM (IMS)
Giuseppe De Rosa